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27 Gennaio 2022La realizzazione di uno stand fieristico è un’attività molto complessa, che implica una serie di conoscenze e competenze ben precise ma molto diverse fra loro. Al di là delle capacità organizzative, occorre ad esempio anche una certa creatività a cui deve inoltre abbinarsi la conoscenza approfondita della normativa. Vi sono infatti diversi aspetti relativi alla sicurezza sul lavoro e criticità operative che devono essere tenute in considerazione. Non solo, prima di realizzare un allestimento all’interno di una fiera è fondamentale adempiere ad una serie di pratiche burocratiche previste dalla legge. L ‘aspetto documentale è ad esempio molto importante e spesso poco conosciuto anche da chi lavora nel settore da diversi anni.
Criticità operative: gli aspetti documentali
In particolare, in questi casi potrebbero presentarsi alcune criticità, relative alla condivisione di determinati standard. Accade di frequente infatti che le manifestazioni presentino alcune carenze in termini documentali. Fra le criticità operative più diffuse vi è ad esempio l’assenza di standard condivisi nei contenuti della modulistica rilasciata o ricevuta dai vari soggetti coinvolti. Nello specifico potrebbe verificarsi una duplicazione delle informazioni in documenti diversi legati a fasi distinte o ancora la presenza di documenti con informazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro non congruenti. Generalmente, queste criticità sono da imputare all’assenza di una corretta definizione delle caratteristiche e del grado di complessità degli allestimenti fieristici. Solo in questo modo, infatti, è possibile individuare procedure, attività e controlli differenziati in base al tipo di manifestazione o stand.

A questo proposito, ad esempio, molte manifestazioni introducono i concetti di “allestimento standard” e “allestimento fuori standard”, non chiarendo effettivamente le rispettive caratteristiche. Queste ultime infatti spesso differiscono da una fiera all’altra. Si tratta di una criticità importante, che tuttavia può essere risolta cercando di determinare il grado di complessità degli allestimenti.
Realizzazione stand fieristici: come determinarne il grado di complessità
Il primo step è sicuramente quello di precisare le differenze fra “allestimento standard” e “allestimento fuori standard” sulla base di una serie di aspetti e caratteristiche dello stand. Alcune riguardano l’allestimento specifico e sono:
- superficie dello stand
- tipologia costruttiva
- innovazione, comunicazione e impatto visivo
- funzioni, attività, esigenze espositive
- altezza e interasse degli elementi strutturali.
Altri aspetti riguardano invece le condizioni di realizzazione ovvero:
- caratteristiche del Quartiere Fieristico
- caratteristiche del padiglione
- tempi e modalità per l’allestimento e il disallestimento dello stand
- caratteristiche del layout di manifestazione
- tempi e modalità di esposizione delle merci
- caratteristiche e tipologie degli stand confinanti
- interazioni tra strutture allestitive, appendimenti e impianti a supporto.

Come realizzare uno stand fieristico: criticità e sicurezza nelle attività di montaggio
L’aspetto documentale, tuttavia, rappresenta solo una delle tante criticità che chi lavora in questo settore deve saper affrontare. A questa problematica si aggiunge infatti anche la tutela della sicurezza sul lavoro, un tema molto delicato e che riguarda soprattutto le attività di montaggio e smontaggio. Le prime, ad esempio, devono essere effettuate nel rispetto di una serie di norme e standard ben precisi. Nello specifico, per la gestione di questa fase lavorativa e di tutte quelle ad essa correlate, valgono le seguenti indicazioni:
- il montaggio in sicurezza e la verifica della corretta esecuzione non può prescindere dalla disponibilità di un progetto della struttura allestitiva, tendostruttura o opera temporanea, delle relative procedure e/o istruzioni di montaggio;
- la descrizione delle misure di sicurezza da adottare deve essere contestualizzata precisando i DPI da utilizzare;
- non può essere ammesso il montaggio della struttura costituita da elementi prefabbricati assemblabili secondo configurazioni non previste dal progetto, salvo il caso di una loro specifica progettazione;
- devono essere ridotti al minimo i rischi da interferenze tra le attività di montaggio e le altre attività non direttamente correlate a queste ultime;
- particolare attenzione deve essere posta, qualora si lavori in prossimità degli apparecchi illuminanti o di altre apparecchiature/linee elettriche in tensione, sia al rischio di elettrocuzione che al rischio di ustione;
- per i lavoratori addetti a tutte le attività di montaggio/smontaggio della struttura allestitiva, tendostruttura o opera temporanea deve essere disposto il divieto di assumere bevande alcoliche e superalcoliche, così come previsto dall’articolo 111, comma 8, del d.lgs. n. 81 del 2008.
Realizzazione stand fieristici: a chi rivolgersi
Insomma la realizzazione di stand fieristici è un’attività che necessita di competenze e conoscenze trasversali e che, proprio per questo motivo, deve essere affidata solo a veri professionisti del settore. A questo proposito, Muwo offre servizio di organizzazione eventi e allestimenti fieristici sia in Italia che all’estero. L’ agenzia vanta un’esperienza pluriennale nel settore ed è in grado di realizzare stand su misura creando spazi espositivi personalizzati e realmente coinvolgenti. Muwo può inoltre contare su un team fluido ed eterogeneo, composto da professionisti altamente specializzati e sempre pronti ad offrire soluzioni efficaci in tempi brevi. L’ agenzia è in grado di curare ogni fase relativa alla realizzazione degli spazi espositivi: dalla creazione del layout alla costruzione dello stand, al disallestimento. Se hai necessità di approfondire l’argomento o vuoi ricevere una consulenza gratuita da parte di uno dei nostri professionisti, iscriviti alla nostra newsletter.

Cristina Columpsi
Copywriter, social media manager, mamma di Orlando. Amo la musica, il cinema e tutto ciò che è arte. Sono una persona curiosa e mi piace imparare sempre cose nuove. Il mio motto è “Se non ho fortuna, me la creo”.