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16 Luglio 2021Il retail marketing, come tutte le attività di marketing in genere, è stato pesantemente influenzato dalla pandemia da Covid-19. Ma qual'è la situazione, più che mai fluida, oggi?

Come il Covid-19 ha influenzato il retail marketing

La situazione attuale del retail marketing
Il retail marketing è tecnicamente un'attività di sales promotion. Questa attività è svolta da società specializzate ed ha l' obiettivo di incrementare il sell out dei punti vendita. Le chiusure al pubblico, causa COVID19, di molti punti vendita, hanno pesantemente influenzato questo genere di attività. Oggi il miglioramento della situazione sanitaria consente di ripartire con campagne di in store promotion che devono però essere ripensate radicalmente per adattarsi ad una nuova realtà.
Come il Covid-19 ha influenzato il retail marketing
Era l'inizio del 2020 ma sembra una vita fa. Una vita fatta di "normalità", di consuetudini quotidiane e lavorative quasi granitiche. Poco dopo il Covid-19 ci avrebbe travolto tutti, indistintamente, come un uragano. Non solo le persone e le aziende in senso lato, ma anche le strategie, le logiche, gli investimenti e i piani di sviluppo sono stati spazzati via. Il retail marketing, come attività di marketing sul territorio, ha ovviamente pagato un prezzo altissimo. Punti vendita chiusi, o quasi; consumi (alimentari a parte) totalmente rivisti al ribasso e quindi attività zero, specialemente se parliamo di in store promotion. Eppure in qualche modo ce lo potevamo aspettare direbbe qualcuno: sono anni che le piattaforme di vendita online crescono senza interruzioni, un lento ma continuo cambiamento del comportamento d'acquisto ci accompagna da tempo, prima portandoci ad acquistare online, poi addirittura facendoci consigliare direttamente il prodotto di acquisto dalle piattaforme stesse (avete presente i "suggeriti" di Amazon vero?). Ma il Covid-19 ha modificato tutto, dal giorno alla notte, senza dare a nessuno la possibilità di riorganizzare le proprie strategie per cogliere al meglio le nuove opportunità.

La pandemia ha solo bloccato le attività di retail marketing?
Eppure dire che la pandemia abbia semplicemente bloccato temporaneamente le attività di retail marketing non sarebbe corretto. Perchè non solo le ha bloccate, ma ne ha minato la stessa esistenza per quanto riguarda ad esempio l'in store promotion. Questa rapida virata verso l'acquisto online, verso il suggerimento dell'intelligenza artificiale ha certamente messo quantomeno in discussione l'efficacia stessa di queste attività. Eppure, oggi che si intravede un netto miglioramento della situazione, è possibile riattivare questo genere di campagne? Ha senso riproporle in un contesto modificato per sempre?La situazione attuale del retail marketing
La situazione attuale potremmo definirla intrigante. Intrigante perchè, dopo la tragedia, si sta ricostruendo una nuova dimensione tutta nuova e completamente diversa dalla precedente. Siamo in una fucina temporale di nuove opportunità proprio lì, davanti ai nostri occhi, che aspettano solo di essere colte. E il retail marketing in questo senso non fa differenza. Attivare oggi una campagna di in store promotion è non solo una scelta valida, ma un'opportunità incredibile. Perchè se è vero come è vero che i comportamenti d'acquisto e tutta la customer journey sono modificati, è vero anche che dipende molto dalla categoria merceologica. Come vanno ad esempio gli acquisti online del food o del beverage? Siamo sicuri che tutte le fasce d'età, anche quelle over 50 (per inciso con più potere d'acquisto), siano così predisposte agli acquisti online? E ancora: un'attività di in store promotion può portare ad una vendita dello stesso prodotto su qualche piattaforma online? Noi siamo sicuri di si. Siamo certi che li processo di acquisto è un circolo virtuoso, di cui il punto vendita fisico resta uno dei punti focali. Essere presenti nel punto vendita non vuol dire solo fare brand awarness, ma significa anche risvegliare un desiderio di acquisto (focalizzato su un prodotto/brand specifico) a chi magari era proprio in quel punto vendita per acquistare tutt'altro.

La pandemia ha solo bloccato le attività di retail marketing?
Non solo. Le attività di retail marketing in genere devono essere oggi riconsiderate. Sempre restando nei punti vendita fisici ad esempio in questo momento ci sarà sicuramente meno concorrenza, il che vuol dire gestire il cliente senza l'aggressività percepita in passato. L'esperienza di acquisto, o quantomeno informativa per così dire, diventa esclusiva, ancor più personale, rimettendo al centro del progetto più che mai il cliente finale.Stai lavorando su un progetto di retail marketing? Pronti, via! Iscriviti alla nostra newsletter e presentaci il tuo progetto. Riceverai una consulenza gratuita da un nostro professionista, un documento in power point/pdf sulla tua strategia e molti altri vantaggi. Anche in fattura!