Il marketing non convenzionale è un servizio che consente di promuovere un brand o una specifica categoria di prodotti/servizi con attività alternative a quelle tradizionali. In questo campo rientrano quindi una serie di azioni promozionali volte a stupire e incuriosire il target utilizzando formati, supporti e messaggi non convenzionali. Una tipica attività di marketing non convenzionale è ad esempio il guerrilla marketing. In questo caso l’obiettivo è quello di coinvolgere il target e generare il più alto numero di conversazioni intorno al brand attraverso azioni a basso costo ma altamente virali. Nell’ambito del marketing non convenzionale rientra poi anche l’ambient marketing. Si tratta di un servizio che utilizza il territorio e l’ambiente fisico per la diffusione del messaggio pubblicitario. In questo caso, in particolare, il luogo diventa parte integrante della comunicazione e contribuisce a creare il senso dell’attività promozionale. E non finisce qui. Fra le attività di marketing non convenzionale troviamo anche il buzz marketing. Si tratta di un insieme di tecniche che sfruttano sia l’offline che l’online e hanno l’obiettivo di aumentare le conversazioni intorno a un brand o a un prodotto specifico.
Le tre tipologie sono quindi molto simili fra loro e spesso finiscono anche per sovrapporsi. Le attività di guerrilla marketing, ad esempio, fanno un frequente uso dell’ambient marketing e sfruttano molto luoghi e ambienti fisici per l’attuazione delle attività promozionali. Insomma, al di là di alcune piccole differenze, questi servizi hanno obiettivi molto simili e tendono ad utilizzare spesso gli stessi strumenti. Ciò che conta, però, è l’obiettivo finale: ovvero stupire il target di riferimento e creare “rumore” intorno al brand. A differenza di quanto accade con il marketing tradizionale, quindi, quello non convenzionale ha un compito molto più arduo. Non basta infatti promuovere un messaggio sui canali off e online. E’ necessario fare davvero la differenza e far parlare di sé, attraverso azioni creative e realmente coinvolgenti. Non a caso, nel marketing non convenzionale è il pubblico stesso a diventare protagonista e co-creatore del messaggio. Il coinvolgimento emotivo è quindi molto più forte e il consumatore finisce per sviluppare un interesse maggiore verso il brand e i suoi prodotti/servizi.
Per tutte queste ragioni, le attività di marketing non convenzionale risultano particolarmente adatte per il lancio di nuovi prodotti/servizi o per importanti attività di re-branding. In tutti questi casi, infatti, la promozione tradizionale potrebbe essere meno efficace in quanto più debole e dispersiva. Al contrario, una buona strategia di guerrilla marketing o buzz marketing potrebbe fare davvero la differenza e creare un alto numero di conversazioni in pochissimo tempo. D’altro canto, questo tipo di attività consente anche di ottimizzare il budget, in quanto richiede investimenti più bassi rispetto alla pubblicità convenzionale.
Naturalmente, per raggiungere obiettivi concreti e misurabili, è fondamentale affidarsi a società specializzate in questo genere di servizi e quindi in grado di offrire una lunga esperienza sul campo. Nonostante infatti il marketing non convenzionale abbia costi più bassi, questo servizio richiede una grande professionalità e competenze molto specifiche. Il consiglio, quindi, è di indirizzarsi verso agenzie che possano vantare un ampio portfolio in questo genere di attività. A questo proposito, in Muwo offriamo anche servizi di marketing non convenzionale, fra cui ambient e guerrilla marketing. Nello specifico, abbiamo realizzato numerose campagne per il lancio di nuovi prodotti, volte a creare un senso di stupore e coinvolgere emotivamente il target in questione. Per il lancio dei nuovi gusti dei cracker Tuc, ad esempio, abbiamo organizzato una distribuzione non convenzionale, tramite un team che ha seguito una road map condivisa con il cliente. Il gruppo era composto da dieci persone, che dovevano muoversi sempre insieme in modo da attirare l’ attenzione dei passanti. A guidare il gruppo un distributore umano di Tuc, che aveva il compito di interagire con le persone. La campagna è durata una settimana e ha avuto un notevole riscontro. Solo in questo periodo, infatti, sono stati distribuiti ben 150 mila campioni omaggio.
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Cristina Columpsi
Copywriter, social media manager, mamma di Orlando e Leonardo. Amo la musica, il cinema e tutto ciò che è arte. Sono una persona curiosa e mi piace imparare sempre cose nuove. Il mio motto è “Se non ho fortuna, me la creo”.